Avete mai considerato Vicenza come meta per un weekend in Veneto? È una valida alternativa alle città d’arte più famose e visitate, Venezia e Verona: meno affollata, meno cara, più piccola e quindi più facile da girare, eppure condensa in un centro storico facile da girare a piedi un incredibile patrimonio artistico.
Alcuni degli edifici più belli di Vicenza, come il Teatro Olimpico e la Villa Rotonda, hanno segnato la storia dell’architettura. Entrambi portano la firma di Andrea Palladio, il geniale artista del Cinquecento a cui si devono tutti i più importanti gioielli architettonici del centro e delle immediate vicinanze.
Sebbene il centro di Vicenza si possa definire un museo a cielo aperto, non immaginate questa città come una vecchia signora adagiata sui trionfi del passato. Al contrario, è una città dinamica e vivace, sempre indaffarata ma anche sempre pronta a concedersi un meritato aperitivo – naturalmente a base di spritz, il tipico drink veneto – al termine di una giornata di lavoro, come ogni provincia del ricco nord-est.
È facile da raggiungere, è ricca di parchi e oasi verdi nel centro storico e di piste ciclabili nei dintorni, vanta un fitto calendario di eventi culturali e sportivi e tanti graziosi localini dove trascorrere la serata.
Si può visitare con una gita in giornata da Verona, Padova, Venezia o Treviso, ma se vi fermate per una notte Vicenza vi catturerà con la sua vitalità e la magia dei suoi meravigliosi palazzi illuminati.
Le principali attrazioni di Vicenza sono concentrate nel centro storico, che è molto piccolo e facile da girare a piedi. Se avete poco tempo a disposizione è consigliabile fare un itinerario a piedi in centro e limitarsi alla visita dei monumenti principali.
Se invece vi fermate più a lungo potete inserire nel vostro programma anche le attrazioni fuori dal centro, anche queste raggiungibili a piedi, e entrare in più musei.
Tutte le attrazioni più famose di Vicenza si affacciano o si trovano a poca distanza da Corso Palladio, la via pedonale che inizia da Piazza del Castello e finisce a Piazza Matteotti attraversando il centro storico della città.
È una via porticata fiancheggiata da bar e negozi: il tipico salotto cittadino dove passeggiare, fare shopping e incontrarsi.
Lungo questo percorso incontrerete alcuni splendidi edifici storici tra cui Palazzo Thiene Bonin Longare, Palazzo Porto Breganze, la Chiesa di San Filippo Neri, Palazzo Trissino-Baston, la Chiesa di San Gaetano Thiene e il Palazzo Leone Montanari (sede vicentina delle Gallerie d’Italia).
Il centro nevralgico della vita cittadina a Vicenza è l’animata Piazza dei Signori, un tipico esempio di piazza italiana fiancheggiata da eleganti palazzi storici.
Inevitabilmente la monumentale Basilica Palladiana, l’attrazione top della piazza, ruba la scena a tutto il resto ma prima di rivolgere lo sguardo a questa attrazione top date uno sguardo anche alle altre meraviglie artistiche che vi circondano.
Potete iniziare dalle due colonne in marmo bianco, che ricordano un po’ quelle di Piazza San Marco a Venezia: quella con il leone di San Marco è del Quattrocento, l’altra, sovrastata da una statua del Cristo Redentore, è del 1647. Sembrano piccine piccine confrontate con la Torre Bissara, alta ben 82 metri, che si trova a un angolo della piazza.
Passate poi ad ammirare il Palazzo del Capitanato, un edificio progettato dal Palladio nel 1565 e oggi sede del consiglio comunale, e il Palazzo del Monte di Pietà.
L’edificio simbolo di Vicenza è la Basilica Palladiana, un capolavoro architettonico posto tra la centralissima Piazza dei Signori e la più piccola Piazza delle Erbe che vi lascerà a bocca aperta.
Il nucleo originario è il Palazzo della Ragione, un palazzo in stile gotico con tetto a carena di nave, costruito nella metà del Quattrocento; circa un secolo più tardi al Palladio venne affidato l’incarico di rendere l’aspetto del palazzo più elegante, secondo i gusti dell’epoca.
Il geniale architetto dotò il palazzo di un doppio ordine di logge serliane, delle strutture ad arco a luce costante affiancato da due aperture laterali, cambiando completamente l’immagine dell’edificio e donando a Vicenza un tesoro ineguagliabile.
Si tratta della prima importante commissione pubblica di Andrea Palladio nonché uno dei suoi lavori più importanti. Per avere una vaga idea della grandiosità di quest’opera considerate che la sua costruzione costò alla città di Vicenza 60 mila ducati, ci vollero 65 anni per ripagare il costo dei lavori e per procurare il materiale necessario alla realizzazione delle logge vennero completamente svuotate le cave di pietra bianca di Piovene Rocchette.
Attualmente il pianterreno è occupato da negozi e bar molto frequentati che portano avanti la tradizione medievale delle botteghe sottosalone; il primo piano è usato come sede espositiva di pregio.
Dalla loggia superiore si accede a una splendida terrazza panoramica: affacciatevi all’elegante balcone per ammirare una magnifica vista sulla città e sui colli vicini. Nei mesi estivi è aperto il bar della terrazza, un luogo perfetto per un romantico aperitivo al tramonto.
Il nome Basilica Palladiana suona un po’ curioso. Tanto per cominciare, come abbiamo visto dalla storia dell’edificio, a Palladio si deve solo la parte esterna; inoltre, i lavori si protrassero per decenni e il suo autore non riuscì mai a vedere l’opera completata (i lavori finirono 34 anni dopo la morte del Palladio).
Inoltre il termine “basilica” fa immediatamente pensare a un edificio religioso, mentre in questo caso si tratta di un edificio civile. La scelta di questo nome si rifà all’uso in epoca romana, quando indicava il luogo in cui venivano condotti questioni politiche e affari importanti.
L’altro imperdibile capolavoro architettonico nel centro di Vicenza è il Teatro Olimpico all’interno del Palazzo del Territorio. Anche questo porta la firma del Palladio e anche in questo caso l’artista non riuscì a vedere la sua opera: portò a termine il progetto pochi mesi prima della sua morte (nel 1580) e il teatro fu completato tre anni dopo.
È il primo teatro stabile dell’era moderna: tra questo e i teatri antichi a cui si ispira ci sono secoli di rappresentazioni in spazi all’aperto o luoghi al chiuso solitamente usati per altre funzioni.
Come nei teatri dell’antichità greca e romana, anche al Teatro Olimpico del Palladio gli spettatori siedono su gradinate disposte a forma ellittica. La vera meraviglia però è lo sfondo in pietra bianca del palcoscenico che ricorda l’elaborata facciata di un palazzo rinascimentale ornata da statue, colonne, archi: è un trionfo di chiaroscuri, giochi prospettici e linee armoniche. L’ispirazione è evidentemente classica, ma lo sfarzo e l’eleganza ricordano principeschi palazzi di epoche più recenti.
Per la prima rappresentazione tenutasi all’interno del teatro nel 1585 venne costruita una scenografia ideata da Vincenzo Scamozzi che sfruttava un gioco prospettico per intravedere nelle cinque aperture del proscenio le sette vie di Tebe. Un capolavoro nel capolavoro: fu così acclamata che non venne mai rimossa.
La prossima tappa di un ideale itinerario palladiano nel centro di Vicenza è Palazzo Chiericati, una delle più sfarzose dimore signorili cittadine progettate dal celebre architetto veneto.
È un meraviglioso palazzo rinascimentale composto da un corpo centrale e due ali simmetriche con logge che fanno risaltare ancor più il piano nobile. La facciata è riccamente ornata con statue e colonne che rimandano alla classicità.
Attualmente il palazzo è la prestigiosa sede del Museo Civico di Vicenza. Se siete amanti dell’arte una visita al museo è fortemente consigliata: potrete ammirare una delle più importanti collezioni di arte veneta, che comprende opere di artisti famosi come il Veronese, artista molto amato dal Palladio, e il Tiepolo.
A questo punto potrebbe esservi venuta la curiosità di conoscere meglio Andrea Palladio, la sua portata innovativa e gli echi della sua opera nell’architettura contemporanea.
Se è così prima di lasciare il centro cità per ammirare una delle sue ville più famose fate un salto al Palladio Museum, un originale museo ideato dagli studiosi del Centro Palladiano con l’obiettivo di avvicinare un pubblico non esperto alle specificità dell’architettura.
Andrea Palladio diventa una sorta di filo conduttore, o se volete un incipit, per sondare tematiche quali la comunicazione, la tecnologia, il rapporto con l’economia e con il paesaggio e altri aspetti dell’architettura di ieri e oggi.
È un museo di modernissima concezione, che fa uso di installazioni multimediali ed effetti visivi e sonori per coinvolgere il visitatore e renderlo partecipe delle scoperte fatte nel corso delle ricerche portate avanti dagli studiosi del centro.
Sono presenti anche i classici “pezzi da museo”, come i disegni originali del Palladio, i suoi libri, una fornitissima fototeca dei suoi edifici ed altro ancora.
La sede stessa è degna di una prestigiosa istituzione culturale: il museo è infatti ospitato all’interno di Palazzo Barbarano, l’unico edificio del Palladio che l’artista riuscì a vedere completato.
Lasciamo un attimo il centro di Vicenza per andare a vedere… indovinate cosa? Una villa palladiana! Villa la Rotonda è probabilmente la villa veneta più famosa al mondo ed è una sorta di summa dei principi dell’architettura palladiana.
Progettata dal Palladio nel 1556 per conto del nobile vicentino Paolo Almerico, la villa sorge su un piccolo colle a 2 km dal centro, una zona tra il Bacchiglione e i Colli Berici che all’epoca doveva essere di aperta campagna.
È una magnifica villa-tempio a forma circolare con cupola, chiaramente ispirata ai templi antichi e al Pantheon di Roma: rigore geometrico e grazia trovano la loro unione più riuscita in questo edificio simbolo di perfezione e di armonia tra architettura e paesaggio.
La Villa Rotonda del Palladio fu studiatissima in ogni dettaglio: ad esempio la rotazione a 45° della pianta con gli angoli orientati verso i punti cardinali serviva a mitigare l’esposizione delle facciate al sole e ai venti e a garantire agli ospiti della villa una temperatura più gradevole.
La villa non dispone di parcheggio, ma si può raggiungere dal centro a piedi o in bicicletta seguendo il Cammino Fogazzaro Roi; in alternativa potete prendere un autobus dalla stazione.
Un’altra bella camminata verso una delle attrazioni più famose nei dintorni del centro storico è quella che conduce al Santuario di Monte Berico, un’importante meta di pellegrinaggio mariano e uno splendido complesso monumentale che unisce due chiese, una gotica e l’altra barocca.
La camminata per raggiungerlo inizia in prossimità dell’Arco delle Scalette, appena fuori dal centro. Il nome vi fa già intuire cosa vi attende… una rampa di scale; terminate le scale vi aspetta un lungo porticato che conduce fino al santuario.
La strada è lunga ma al termine vi attende un piazzale con una balaustra in pietra che rappresenta uno dei migliori punti panoramici a Vicenza: potrete ammirare la città e sullo sfondo i colli Berici. E se non volete fare fatica potete arrivare in auto.
Da non confondere con Villa Valmarana ai Nani, la Loggia Valmarana è un tesoro nascosto tra i freschi vialetti dei Giardini Salvi, un’area verde all’estremità occidentale del centro di Vicenza.
Immersa nel verde e affacciata su uno specchio d’acqua, la loggia Valmarana induce al romanticismo e alla contemplazione. È un angolo perfetto per fotografie e proposte di matrimonio, ma anche per una semplice pausa in relax!
La paternità dell’opera non è certa: per alcuni è di Andrea Palladio, secondo altri è di un suo allievo.
Il museo ospitato all’interno della Basilica Palladiana è uno dei pochi al mondo dedicato interamente al gioiello, un oggetto presente nella storia dell’umanità fin dall’antichità e qui considerato sotto tutti i suoi significati: arte, design, bellezza, magia, status symbol e icona.
Articolato su due livelli, il Museo del Gioiello di Vicenza comprende una zona dedicata all’esibizione permanente e due spazi dedicati a mostre temporanee.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La scelta di alloggi vacanza in centro a Vicenza è un po’ limitata perché la zona storica è piccola e la maggior parte delle strutture alberghiere si concentra appena fuori, a circa 1-2 km di distanza.
Se volete dormire in centro, soluzione consigliata a chi viaggia con i mezzi pubblici o a chi vuole godersi la città fino a tarda sera, vi consigliamo di prenotare il prima possibile in modo da poter contare su una scelta più ampia di hotel, b&b o appartamenti.
C’è una buona scelta di hotel moderni, compresi 4 stelle e alberghi di catene internazionali, nei dintorni dei caselli autostradali. Sono pensati per una clientela di viaggiatori business e pertanto sono particolarmente adatti a chi viaggia in auto.
Sicuramente non sono affascinanti come gli hotel ricavati da palazzi storici o i b&b di charme, in compenso però sono molto confortevoli e garantiscono elevati standard qualitativi.
Se di città non ne volete sapere potete cercare un agriturismo o una country house di lusso nella campagna della provincia: non serve spostarsi molto dal centro, solo qualche chilometro!
Come tutte le principali città del Veneto, anche Vicenza è facilissima da raggiungere sia in auto sia con i mezzi pubblici.
Per chi arriva in auto la via più rapida è la A4, l’arteria autostradale che attraversa il nord d’Italia da ovest verso est. Il casello di Vicenza Est si trova a crca 4 km dal centro storico.
Per chi arriva con i mezzi pubblici la soluzione più comoda è il treno. La stazione di Vicenza si trova alle porte del centro (circa 500 metri a piedi dalle vie principali) ed è collocata lungo la linea ferroviaria Milano-Venezia, servita giornalmente da numerosi treni regionali, intercity e alta velocità.
È possibile arrivare a Vicenza in autobus dalle principali città del Veneto; sono in servizio anche autobus a lunga percorrenza verso altre destinazioni del nord e centro Italia.
Nel raggio di 70 km sono presenti ben tre aeroporti serviti da voli low cost: Verona, Treviso e Venezia. Da tutti e tre si può facilmente raggiungere la stazione più vicina in shuttle bus e da lì arrivare a Vicenza in treno.
Che tempo fa a Vicenza? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Vicenza nei prossimi giorni.
Se vi fermate a Vicenza soltanto un giorno avrete un bel po’ da fare con le attrazioni del centro e dintorni. Se però avete la possibilità di rimanere un po’ più a lungo fatelo: c’è un bel po’ da vedere e fare nella provincia di Vicenza.
Le due città più graziose in provincia di Vicenza sono Bassano del Grappa e Marostica. La prima è una ricca ed elegante cittadina incastonata tra il fiume Brenta e il monte Grappa.
Il simbolo di Bassano è lo storico Ponte Vecchio, più noto come Ponte degli Alpini: un bellissimo ponte coperto in legno oggi attraversato dai bassanesi a spasso per il centro, un tempo dai soldati in partenza per il fronte della Prima Guerra Mondiale. Su un lato del ponte sorge un edificio medievale dove ha sede la storica Grapperia Nardini, una tappa obbligata di ogni visita a Bassano.
Marostica è sinonimo di scacchi: in questa cittadina del vicentino ogni anno si gioca la più famosa partita a scacchi con personaggi viventi al mondo. La location di questa particolare rievocazione storica è l’elegante Piazza Castello.
La provincia di Vicenza, e precisamente la località di Recoaro Terme, sono la località ideale per un rilassante weekend spa. Il relax è garantito anche sui Colli Berici o sulle località di montagna dell’Altopiano di Asiago e delle Dolomiti Vicentine, mete perfette anche per fare sci, mountain bike o trekking.
Le anime romantiche non possono perdersi i castelli di Montecchio Maggiore, noti come i Castelli d’Amore o i Castelli di Romeo e Giulietta: sono i due manieri medievali che ispirarono la novella di Luigi da Porto dove compaiono per la prima volta i personaggi dei due sfortunati amanti poi resi celebri da Shakespeare.
Gli appassionati di storia possono invece seguire un itinerario a tema nei luoghi della Grande Guerra in cerca di forti e trincee.
La provincia di Vicenza si trova nella parte centrale del Veneto, leggermente spostata verso ovest. La città capoluogo si trova nella parte meridionale della provincia; dista circa 45 km da Padova, 60 km da Verona, 70 km da Venezia e Treviso.