Tra musei comunali (gestiti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia), musei statali e musei di proprietà privata o gestiti da fondazioni, enti religiosi, associazioni Venezia conta più di 40 sedi espositive aperte al pubblico: un numero impressionante che testimonia la ricchezza della città e il suo ruolo culturale di primo piano che nel corso dei secoli non si è mai scalfito.
A questi vanno aggiunti i Giardini della Biennale, un’area verde all’estremità orientale del centro storico che ospita i padiglioni delle prestigiose biennali di arte e architettura: un po’ museo a cielo aperto, un po’ evento, sono una tappa obbligata per tutti gli appassionati.
Tanta abbondanza però pone un quesito amletico ai visitatori di passaggio: quali sono i musei di Venezia che val la pena visitare?
L’acquisto dei singoli biglietti d’ingresso ai vari musei può portare a costi proibitivi. Se siete appassionati di arte e volete visitare due o più musei durante la vostra vacanza a Venezia senza rimanere con il portafoglio vuoto è indispensabile per voi l’acquisto di una carta turistica che vi consenta l’ingresso gratuito o scontato ai musei di vostro interesse.
La carta turistica ufficiale di Venezia è il City Pass Venezia Unica (che in alcuni siti troverete indicato col nome di Venezia City Pass o con quello di carta Venezia Unica).
È disponibile in una versione standard che comprende otto attrazioni (Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Biblioteca Nazionale Marciana, Fondazione Querini Stampalia, 3 chiese a scelta del circuito Chorus Pass), ma può essere personalizzata con l’aggiunta di altri musei e del servizio di trasporto pubblico.
Una valida alternativa è il Museum Pass, un biglietto cumulativo per tutti i musei civici di Venezia e sedi collegate. Comprende le attrazioni comprese nel biglietto Musei di Piazza San Marco più altre dieci. E’ valido per ben 6 mesi dall’attivazione, l’ideale sia per una full immersion nei musei di Venezia che per chi pensa di tornare più volte in questo arco di tempo.
Dando per scontato che avete già inserito Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco nella vostra lista di cose da vedere, abbiamo creato l’elenco dei 10 musei top di Venezia per aiutarvi a scegliere quali visitare.
Sono i musei più rappresentativi dell’immenso patrimonio storico e culturale di questa città straordinaria e dei suoi tratti unici, come il suo passato di potenza marittima, le tradizioni dei merletto e del vetro, il legame con l’Oriente. Nelle sale di questi prestigiosi musei potrete rivivere un passato di ricchezza o trovare risposte alle vostre domande sul futuro dell’arte contemporanea.
Non si può non iniziare l’elenco dei musei da non perdere a Venezia con le Gallerie dell’Accademia, il prestigioso museo statale che espone la più importante collezione di pittura veneta al mondo. Ha sede in una chiesa storica, la Chiesa di Santa Maria della Carità, e negli edifici ad essa collegati.
Nell’Ottocento questi edifici divennero la sede dell’Accademia di Belle Arti di Venezia: quando questa venne trasferita nelle attuali sedi dell’ex Ospedale degli Incurabili e di San Servolo, la Carità è diventato il complesso museale che oggi possiamo visitare.
Il percorso espositivo (37 sale) vi accompagna alla scoperta dei capolavori della pittura veneziana e veneta dal Trecento al Settecento. I pezzi forti della collezione sono “La Pietà” di Tiziano, “La Tempesta” di Giorgione e “Il Convito in casa di Levi” del Veronese.
Cultura a Venezia non è sinonimo di passato: la città è ancora oggi un punto di riferimento internazionale per la produzione artistica e uno dei suoi musei più importanti è dedicato all’arte moderna e contemporanea.
Si tratta della famosissima Peggy Guggenheim Collection, uno dei più importanti musei d’arte europea ed americana del Novecento in Italia. La sua collezione comprende opere di artisti innovatori come Dalì, Pollock, De Chirico e Giacometti, mentre le mostre temporanee sondano i nuovi fermenti artistici a livello internazionale.
La sede è il meraviglioso Palazzo Venier dei Leoni, un edificio settecentesco con facciata neoclassica che si affaccia sul Canal Grande. Rimasto incompiuto, salta subito all’occhio perché ha una forma più bassa e lunga rispetto ai tipici edifici veneziani; dotato di un bel giardino, è un’oasi di silenzio e cultura in una città a tratti assordante.
La Biblioteca Nazionale Marciana è un sontuoso contenitore per un patrimonio culturale di inestimabile valore. Una delle più prestigiose biblioteche d’Italia e d’Europa, è ospitata all’interno di un magnifico palazzo progettato da Jacopo Sansovino che si affaccia sul bacino di San Marco, impreziosito da opere di Tiziano, Veronese e Tintoretto.
Al suo interno sono custoditi più di 600.000 libri stampati e 10.000 manoscritti che comprendono una delle più pregiate raccolte di manoscritti greci, latini ed orientali del mondo; a questi si aggiunge un’importante collezione di carte geografiche e atlanti.
La biblioteca è tutt’ora funzionante ed è un importante centro di studio e ricerca. Le visite guidate permettono di accedere alle sale monumentali (Scalone monumentale, Antisala o Vestibolo e Salone) e di ammirare i capolavori pittorici che ne decorano le pareti.
Un altro museo imperdibile per chi vuole conoscere a fondo l’arte e la cultura veneziana è il Museo del Settecento ospitato all’interno di Ca’ Rezzonico, un edificio storico che nei secoli vide alternarsi illustri proprietari ed inquilini tra cui il papa Clemente XIII, il poeta Robert Browning e il musicista Cole Porter.
Oggi di proprietà della città di Venezia, il palazzo è stato riportato ai grandi fasti del passato per far rivivere uno dei periodi di maggior splendore nella vita culturale della Serenissima.
Il museo riproduce perfettamente una tipica dimora nobiliare del Settecento veneziano ed espone dipinti, affreschi, arredi e oggetti di vita quotidiana dell’epoca.
Le scuole di Venezia erano confraternite di cittadini che si riunivano nel nome di un santo protettore con finalità religiose o di mutuo soccorso. Tra queste, la più famosa è la Scuola Grande di San Rocco, l’unica sopravvissuta alla fine della Repubblica Serenissima e di cui possiamo oggi ammirare la monumentale sede.
Si tratta di un complesso di edifici (Scuola Grande, Scoletta, Chiesa) e spazi urbani interconnessi tra di loro secondo un progetto architettonico-urbanistico ideato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento.
Durante la visita potrete ammirare più di 60 dipinti nella loro collocazione originaria tra cui opere di Giorgione e del Tiepolo; a questi si aggiungono ceramiche, arredi, oggetti d’arte sacra e un prezioso tappeto mamelucco. Il pezzo forte del museo è però senza dubbio lo straordinario ciclo pittorico del Tintoretto raffigurante episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Se il lusso veneziano vi affascina, potete farne una scorpacciata visitando Palazzo Mocenigo, un altro edificio signorile appartenuto ad una illustre famiglia (tra i suoi membri dogi, intellettuali, capitani ed ecclesiastici).
Un tempo sede di un centro studi interamente dedicato alla storia del tessuto e del costume, il museo di Palazzo Mocenigo è stato recentemente rinnovato con percorsi museali di moderna concezione che valorizzano la bellezza delle sale e degli arredi originali e consentono di calarsi in pieno nelle raffinate atmosfere settecentesche.
È soltanto l’inizio di un viaggio che vi farà seguire l’evoluzione della moda e dell’industria tessile; il pezzo forte di questi percorsi tematici sono le tappezzerie realizzate secondo un progetto dello scenografo e costumista Pier Luigi Pizzi: ispirate a quelle originarie del palazzo, hanno una cromatura cangiante che crea spettacolari effetti visivi.
La novità assoluta di Museo Mocenigo è una sezione interamente dedicata all’inebriante mondo del profumo: cinque sale con installazioni multimediali, stazioni olfattive, la ricostruzione del laboratorio di un profumiere del Cinquecento e una collezione di flaconi e boccette da tutto il mondo.
Ultimo della lista ma non meno importante, il Museo Storico Navale di Venezia, di proprietà della Marina Militare Italiana, è una visita imperdibile per chiunque voglia vivere in pieno il legame indissolubile tra la città e l’acqua.
La sede principale è un edificio del Quattrocento che fu usato come granaio ai tempi della Serenissima; accanto a questo, in prossimità dell’ingresso all’Arsenale, si trova l’antica officina remi che oggi ospita il suggestivo Padiglione delle Navi.
Memoria locale e nazionale si intrecciano lungo il percorso museale, che comprende sezioni dedicate ai secoli in cui Venezia dominava l’Adriatico (e non solo) e altre alla storia più breve ma non certo priva di glorie della Marina Militare Italiana.
Potrete ammirare plastici di fortezze veneziane sparse per le coste dell’Adriatico e del mar Egeo, ricostruzioni di galee da guerra, modellini di navi da tutto il mondo, gondole storiche (compresa una appartenuta a Peggy Guggenheim) e altre imbarcazioni tipiche veneziane meno note ai turisti.
Una curiosità: nella chiesetta attigua, visitabile previa richiesta, è conservato il cuore dell’imperatore austriaco Francesco Federico d’Asburgo, donato alla città secondo la sua stessa volontà.
Venezia e Oriente è un legame di lunga data e dalle profonde radici da cui sono nate alcune delle più belle attrazioni turistiche della città. Non stupisce quindi che proprio a Venezia si trovi uno dei più importanti Musei d’Arte Orientale d’Europa.
Il nucleo originario della collezione si deve al conte di Bardi Enrico di Borbone che di ritorno da un viaggio in Asia si portò a casa come pregiati “souvenir” ben 30.000 pezzi; caduta in mano a un antiquario viennese, la collezione venne restituita al governo italiano al termine della prima guerrra mondiale come risarcimento danni di guerra.
Le meraviglie d’oriente che oggi tutti possiamo ammirano comprendono porcellane cinesi, figure del teatro d’ombre indonesiano, strumenti musicali di vari paesi asiatici, armi e armature giapponesi e altro ancora.
Il museo ha sede nel palazzo di Ca’ Pesaro, un edificio storico che ospita anche la Galleria Internazionale d’Arte Moderna.
Dove può aver sede il museo dedicato all’arte vetraria veneziana se non a Murano, l’isola famosa in tutto il mondo per l’antica tradizione della lavorazione del vetro soffiato?
Fondato nel 1861, era inizialmente un archivio storico volto a preservare testimonianze della vita sull’isola; successivamente ampliato grazie a donazioni da parte delle fornaci locali e all’aggiunta di una scuola, diventò a tutti gli effetti un museo.
La visita al Museo del Vetro è un viaggio affascinante nella storia di questo eclettico materiale con cui i mastri vetrai veneziani hanno saputo creare di tutto, dagli oggetti di uso più comune a vere e proprie opere d’arte: si parte da oggetti in vetro d’epoca romana e si arriva fino ai giorni nostri.
Dopo il Museo del Vetro a Murano fate il bis con il Museo del Merletto a Burano, altro museo dedicato ad una tradizione artigianale tipica di una specifica isola veneziana. La sede è la storica Scuola dei Merletti di Burano fondata nel 1872.
La chiusura della scuola non ha fatto cadere nell’oblio quest’arte secolare, che è stata anzi oggetto di un’attenta riscoperta e valorizzazione sfociata nell’apertura del museo. In esposizione troverete più di cento merletti preziosi provenienti dalla ricca collezione della scuola, a cui si aggiungono altri importanti esemplari della produzione veneziana dal Cinquecento al Novecento.
Fate in modo di visitare il museo di mattina: avrete così la possibilità di vedere al lavoro le merlettaie, artigiane-artiste grazie alle quali i merletti di Burano continuano ad essere una tradizione viva.
Non è invece aperto al pubblico l’archivio con foto, disegni e altre testimonianze iconografiche.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.