Quali segreti si nascondono tra i folti canneti? Fino a dove può giungere lo sguardo puntato verso un orizzonte che sembra infinito? Cosa si prova nel punto esatto in cui il fiume più lungo d’Italia conclude il suo cammino? Fatevi guidare da queste domande per orientarvi all’interno del Delta del Po, un territorio veneto ancora poco conosciuto che vi lascerà a bocca aperta.
Unico delta in Italia e più vasta zona umida del paese (nonché una delle più grandi d’Europa), il Delta del Po è lo spettacolare risultato di un portentoso lavoro congiunto di uomo e natura. Vento, erosione, bonifiche e costruzioni di argini e valli da pesca hanno plasmato nei secoli l’intricata rete di canali e lagune che costituisce l’ultima tappa del lungo viaggio del fiume Po verso il mare.
Il paesaggio varia continuamente: a una distesa di campi coltivati può seguire una laguna, un sistema di dune, un bosco, un canneto o elementi del territorio tipici di zone umide come scanni e golene. È un ambiente incantevole, caratterizzato da una eccezionale biodiversità. In un solo giorno potrete ammirare pioppi, arbusti e orchidee, fenicotteri, gabbiani rosati e centinaia di altre specie vegetali e animali.
Questa potente magia non sortisce su tutti lo stesso effetto. Alcuni definiscono il Delta del Po desolato, o peggio ancora desolante: vuoi per la monotona distesa della pianura, vuoi per le nebbie, vuoi per le zanzare, il Delta del Po non è una meta vacanze per tutti.
Se però partite con il giusto spirito, accettando di spostarvi a ritmo lento e facendo vostre le peculiarità di questo territorio, potrete vivere una delle esperienze di viaggio più appaganti della vostra vita. Perfetto come base per una vacanza in Veneto all’insegna del relax e della sostenibilità, il Delta del Po può anche essere visitato con una gita in giornata da Venezia o Padova.
Per preservare il delicatissimo ecosistema della zona nel 1997 è stato istituito il Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po.
Il parco veneto comprende il territorio che va dal fiume Adige (a nord) al Po di Goro (a sud); le aree protette occupano una superficie di 130 kmq. Non esiste un parco che comprenda l’intero territorio del Delta: le terre che ricadono nelle province di Ferrara e Ravenna fanno parte di un parco naturale istituito dalla regione Emilia-Romagna nel 1988.
Rientrano nel territorio del Parco del Delta del Po Veneto nove comuni: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po.
La superficie del parco può essere divisa grossomodo in quattro grandi zone. La prima va da Rosolina a Porto Viro ed è caratterizzata da valli di pesca, orti e dune; rientrano in questa zona il Po di Venezia e la Via delle Valli.
A sud si estende l’Isola di Ariano, una vasta campagna bonificata compresa tra due rami del Po, mentre nell’entroterra a est di Porto Viro, in direzione Rovigo, si incontra Adria, la città più grande del parco.
A sud-ovest di Porto Viro inizia invece l’ampia zona di Porto Tolle, che si estende fino all’estremità meridionale del Veneto. Qui l’intreccio di lagune, rami del Po e sbocchi al mare si fa più fitto.
Le attrazioni da non perdere nel Delta del Po sono le sue bellezze paesaggistiche, le oasi naturali, i percorsi a piedi o in bici nel verde. Ci sono però anche un paio di musei interessanti che raccontano la storia e le tradizioni di queste terre e alcuni luoghi-simbolo entrati nell’immaginario collettivo, a cui si aggiungono chiese, ville e case rurali d’epoca, qualche esempio di archeologia industriale e resti etruschi e romani.
La lista di cosa da vedere sul Delta del Po che vi presentiamo qui sotto si riferisce interamente al territorio veneto: non troverete attrazioni famose come l’Abbazia di Pomposa, il Bosco della Mesola o le Valli di Comacchio perché fanno parte dell’Emilia-Romagna.
La Sacca di Scardovari è il punto più romantico e suggestivo di tutto il Delta, celebrato da artisti, scrittori e registi: molte delle foto mozzafiato che avete visto su siti e riviste di viaggio sono state scattate qui, qui sono state girate scene di film famosi come Paisà e qui si possono ammirare i più bei tramonti sul Delta.
La Sacca è un’ampia ansa creata da due lembi di terra dell’Isola della Donzella in cui il mare Adriatico si incuinea creando un specchio d’acqua dove acque salati e dolci si mescolano. Potrebbe sembrare un lago, ma i capanni e le barche dei pescatori ci ricordano che a dispetto della grande serenità che proviamo ammirando questo paesaggio ci troviamo di fronte a un territorio difficile.
L’attività tipica della Sacca di Scardovari è infatti la raccolta delle vongole, un lavoro duro che richiede levatacce all’alba, ore in ammollo nell’acqua gelida e scrupolosa attenzione al rispetto delle norme a tutela del delicato ecosistema del Delta.
L’intero perimetro della sacca è percorso da una panoramica strada provinciale.
Un simbolo del territorio del Delta è il ponte di barche, il sistema usato in passato per collegare due borghi posti su sponde opposte del fiume. Erano molto diffusi perché più economici dei ponti fissi in muratura, ferro o legno e delle barche-traghetto.
Ne sopravvivono tre, ancora oggi indispensabili per gli spostamenti della gente del posto. Di questi il più lungo è il ponte di barche in località Santa Giulia posto sul ramo del Po di Gnocca.
Il ponte che oggi possiamo attraversare fu costruito negli anni Ottanta del Novecento per sostituire un precedente ponte mobile degli anni Venti.
La località di mare più esclusiva del Veneto (ancor più del Lido di Venezia!) è Albarella, una piccola isola privata nel territorio del Delta del Po.
Non serve una barca per arrivare perché l’isola è collegata alla terraferma da un argine artificiale… serve però un permesso speciale, che si ottiene solo prenotando un alloggio. C’è ampia scelta di alloggi tra ville, hotel, residence, case a schiera, ma sono tutti di fascia medio-alta.
L’isola di Albarella si propone come un resort di eccellenza all’insegna della sostenibilità ambientale, perfetto per famiglie e sportivi. Soggiornare in quest’oasi verde permette di vivere una vacanza a stretto contatto con la natura, lontani dal caos delle località turistiche di richiamo ma in pieno comfort.
Sull’isola sono presenti tre spiagge attrezzate, percorsi pedonali e ciclabili, campi da golf, campi da tennis, piscine e divertimenti per bambini.
Il fascino evocativo del Faro di Punta Maistra è qualcosa di unico. Non è battuto dalle onde fragorose dell’oceano e non se sta remoto e solitario arroccato su un promontorio a picco sul mare: è un bianco elemento verticale che spezza la placida continuità orizzontale della foce del Po di Pila, “piantato” su un isolotto sulla riva sinistra del fiume accessibile solo in barca.
Alto 45 metri, è un altro luogo-simbolo amatissimo dagli scrittori di ieri e dai visitatori di oggi. Fu costruito dopo la seconda guerra mondiale per sostituire un faro ottocentesco distrutto durante il conflitto.
Tra i tanti piccoli paesini del Delta merita una visita Porto Levante, situato alla foce dell’omonimo ramo del Po nella parte più settentrionale del parco.
Questo borgo fluviale circondato dal verde e dalle acque ricorda un tipico villaggio di pescatori, e infatti vive perlopiù di pesca e turismo. La sua posizione e la presenza di una darsena per imbarcazioni da diporto ne fa un ottimo punto di partenza per gite in barca verso il mare, verso la laguna o verso i rami del fiume.
Dal verde sconfinato della pianura solcata dal fiume si erge l’altissima ciminiera dell’idrovora di Ca’ Vendramin: è il segnale da seguire per raggiungere un interessante museo di archeologia industriale che racconta il lavoro svolto dall’uomo per rendere vivibili le terre del Delta.
L’impianto idrovoro di Ca’ Vendramin fu costruito all’inizio del Novecento e dismesso dopo una sessantina d’anni. In questi pochi decenni si impose come il protagonista della bonifica meccanizzata e della trasformazione del territorio del Delta; divenne inutile dopo le alluvioni del Po di Goro avvenute nel 1957 e nel 1960.
Lo strettissimo legame tra abitanti del Delta e fiume Po ha dato vita anche a tradizioni artigianali e ambiti artistici originali. Una forma di artigianato tipica della zona è la costruzione delle ocarine, strumenti musicali simili a fischietti fatti in terracotta a cui vengono date le forme più diverse.
Il Museo l’Ocarina del Po all’Isola di Ariano espone una collezione di ocarine in terracotta realizzate nel corso di un secolo da una famiglia locale.
La lavanda non era una coltivazione tipica del Delta del Po, ma da quando un’azienda agricola dell’Isola della Donzella ha postato sui social le foto dei campi ricoperti da questa elegante pianta viola il turismo in zona è impennato.
Questo piccolo angolo di Provenza nel nord-est d’Italia è un piacevole diversivo da aggiungere al vostro programma di viaggio nel Delta del Po.
Potrete camminare intorno ai campi di lavanda (non in mezzo), farvi un selfie con un suggestivo sfondo viola e acquistare oli essenziali e altri prodotti… ovviamente a base di lavanda!
Amate le vacanze di mare ma detestate le località balneari famose con tutta la loro confusione? Il Delta del Po è la meta ideale per voi. Qui potrete vivere giornate di relax in spiaggia in assoluto relax, immersi in un paesaggio incantevole e nel silenzio.
Le spiagge del Delta del Po hanno tutte caratteristiche simili: sono ampie spiagge sabbiose bagnate da un mare calmo, con fondali che digradano dolcemente, e sono delimitate alle spalle da dune e/o pinete.
La più curata è la Spiaggia di Rosolina Mare9, che rappresenta un buon compromesso tra comodità e servizi tipici di una località balneare e la quiete del Delta del Po.
La Spiaggia di Boccasette10 e la Spiaggia di Barricata11 sono più selvagge, caratterizzate da arbusti e tronchi d’alberi portati dal mare; in entrambi i casi si accede alla spiaggia attraversando un ponte pedonale su un ramo del Po. La prima è libera, mentre la spiaggia di Barricata comprende sia zone libere sia stabilimenti balneari.
Ancor più selvagge e solitarie sono le spiagge raggiungibili solo in barca, come Scano Boa, Bacucco e Scano Cavallari.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Sì all‘attività fisica all’aria aperta, no a imprese sportive estenuanti? Se questo slogan ben riassume i vostri desideri allora il Delta del Po è una meta ideale per le vostre vacanze.
Gli ampi spazi aperti percorribili a piedi, in bici o in barca soddisferanno la vostra voglia di muovervi, meglio ancora se amate i ritmi lenti perché sono i migliori per assaporare la speciale bellezza di questi luoghi.
Ecco nel dettaglio cosa si può fare durante una vacanza sul Delta veneto.
Qualunque mezzo scegliate per arrivare sul Delta del Po, una volta qui cercate di spostarvi in bicicletta. È il mezzo migliore per percorrere gli argini e le stradine sterrate che collegano le varie località e l’unico che consente di inoltrarsi negli angoli più sperduti del parco.
Niente salite, niente strade pericolose: pedalare sul Delta è un’attività alla portata di tutti e altamente rigenerante, basta avere l’accortezza di proteggersi dal sole di giorno e dalle zanzare la sera (non dimenticate un repellente per insetti!).
La rete dei percorsi ciclabili nel Delta del Po comprende itinerari brevi da compiere in un’ora o due e altri più lunghi che richiedono una giornata intera.
Tra questi uno dei più famosi è l’Anello della Donzella, un itinerario circolare di circa 60 km che parte da Porto Tolle, e la Via delle Valli, che comprende quattro itinerari tra Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle di lunghezza tra i 20 e i 60 km (alcuni circolari, altri rettilinei).
Il Delta del Po è la zona ideale per chi ama fare passeggiate rilassanti, facili e prive di rischi. Si può camminare per ore e ore lungo gli argini del Po, senza incontrare salite, passaggi impegnativi, zone trafficate… o anima viva.
Rispetto alla bici, andare a piedi consente di percorrere distanze più brevi ma vi dà la possibilità di fermarvi a ogni momento per scattare una foto, contemplare la bellezza del paesaggio o semplicemente rimanere in ascolto del silenzio. Come per le bici, gli unici rischi sono le insolazioni e le zanzare: partite equipaggiati.
Alcuni tra i più bei itinerari a piedi nel Delta del Po si trovano all’interno dell’Oasi WWF della Panarella, ricca di sentieri didattici, del Giardino botanico di Porto Caleri e dell’Oasi Golena di Ca’ Pisani.
Molti itinerari cicloturistici possono essere percorsi anche a piedi, ma occorre fare attenzione alle distanze per non rischiare di trovarsi a camminare su strade deserte quando già è calato il buio.
Un’esperienza da non perdere durante la vostra gita o vacanza sul Delta del Po è l’escursione in barca: navigare tra i canali è il modo migliore per apprezzare in pieno le peculiarità di questo territorio.
Le proposte degli operatori locali sono assai varie. Le più popolari sono le escursioni in motonave o in piccole imbarcazioni a fondo piatto da una a tre ore, ma potete scegliere anche gite più lunghe che prevedono anche il pranzo a bordo oppure il ritorno in bici.
Per vivere la stessa esperienza all’insegna dell’ecosostenibilità potete optare per escursioni in barca a vela o in canoa, due mezzi lenti dal basso impatto ambientale.
In anni recenti sono notevolmente aumentate le proposte di ittiturismo e pescaturismo: potrete farvi accompagnare nella vostra gita in barca sul Delta da un pescatore professionista, pescare con lui e al rientro fare tappa in un tipico casone per mangiare i piatti di pesce fresco preparati con gli ingredienti che voi stessi avete pescato.
Il grande patrimonio naturalistico del Delta del Po offre innumerevoli soggetti per foto memorabili: uccelli rari, tramonti romantici, il fiume che incontra il mare, il fascino semplice della civiltà contadina… Ecco perché il Delta è tanto amato sia da fotografi professionisti, che vengono qui per aggiungere al loro portfolio scatti mozzafiato da rivendere, e da appassionati che vogliono migliorare la loro tecnica.
Per gli appassionati di birdwatching è un vero paradiso perché le specie che si possono osservare sono davvero tante e in molti punti sono stati adibite delle apposite torri di avvistamento che permettono di non disturbare gli animali.
Le zone migliori per il birdwatching e la fotografia naturalistica sono l’Oasi di Ca’ Mello, la Via delle Valli Sud (in particolare nel tratto tra Porto Levante e Po di Maistra) e Valle Canelle. Per foto al tramonto la zona migliore è la già citata Sacca di Scardovari.
È possibile partecipare a tour fotografici o a avvistamenti in compagnia di guide ambientaliste.
La cittadina del Delta del Po che offre la scelta maggiore di hotel e appartamenti è Rosolina Mare: si tratta di una nota località balneare e gli alloggi sono pensati principalmente per famiglie che vogliono una tipica vacanza di mare. Nella pineta di Rosolina si trovano anche campeggi e villaggi vacanza mentre spostandosi verso l’entroterra si possono trovare hotel moderni di categoria 3 o 4 stelle, compreso un hotel spa.
Il centro più importante del Delta è la cittadina di Adria, da cui prende il nome al Mar Adriatico. È una cittadina di 18.000 abitanti, con negozi e servizi, ma non ha una vocazione turistica e pertanto gli alloggi sono molto scarsi. Può essere una buona base per chi viaggia con i mezzi pubblici, a patto di prenotare con largo anticipo per accaparrarsi una delle poche stanze disponibili.
Per chi viaggia in auto la soluzione migliore è prenotare uno dei tanti agriturismi, b&b o case vacanza sparsi nel Delta: questo permette di immergersi in pieno nel paesaggio e nei ritmi lenti che lo caratterizzano. Le località dove consigliamo di cercare sono Porto Viro, Porto Tolle e Taglio di Po. Il comfort e lo charme di queste sistemazioni varia tantissimo: si va da strutture prive di fronzoli a curatissime ville d’epoca.
Se cercate qualcosa di esclusivo, per vivere la natura nel massimo del comfort, il posto migliore dove dormire per voi è l’Isola di Albarella. È un’isola privata ad accessi contingentati, riservati solo agli ospiti delle ville, dei residence e degli hotel.
Il mezzo consigliato per raggiungere il Delta del Po veneto è l’auto. Le uscite autostradali più vicine sono quelle di Rovigo (A13) e di Ravenna (A1), da cui si prosegue lungo la strada stradale 309 (Romea).
Potete arrivare con i mezzi pubblici se siete disposti a sopportare cambi di mezzi e lunghe attese. Sono tre le località del Delta del Po dotate di stazioni ferroviarie (Adria, Loreo e Rosolina), ma sono stazioni minori pensate per un traffico locale e servite solo dai treni regionali delle linee Rovigo-Chioggia e Venezia Mestre-Adria.
Per chi vuole arrivare in treno la stazione consigliata è Adria: da lì è possibile prendere un autobus per tutti le principali località del Delta. Se Adria è la vostra destinazione finale, potete raggiungerla anche in autobus da Rovigo. È fortemente consigliato consultare gli orari di treni e autobus per pianificare gli spostamenti.
L’aeroporto più vicino al Delta del Po veneto è quello di Venezia, a circa 70 km di distanza. Non ci sono collegamenti diretti.
Il Delta del Po si trova nella parte sud-orientale del Veneto, che corrisponde da un punto di vista amministrativo alla provincia di Rovigo. Confina a nord con la provincia di Venezia e a sud con quella di Ferrara in Emilia-Romagna.
La distanza dal centro di Venezia può variare da 60 a oltre 100 km, a seconda della località di riferimento.